domenica 29 giugno 2008
sabato 28 giugno 2008
Berlusconi
venerdì 27 giugno 2008
Obama
giovedì 26 giugno 2008
Risoluzione finale
Il dialogo
PDL: "..."
PD: "Adesso non c'è più la sinistra massimalista, noi siamo riformisti..."
PDL: "..."
PD: "...moderati..."
PDL: "..."
PD: "...confindustriali..."
PDL: "..."
PD: "...cattolici"
PDL: "..."
PD: "Se continuate così, non ci sarà più dialogo"
PDL: "..."
PD: "Il dialogo è finito"
Silvio
Tu rinunci a qualcosa per ogni cosa che guadagni
Poiché ogni piacere ha un bordo tagliente di dolore
Paga il tuo biglietto e non lamentarti
Silvio
Argento e oro
Non ricompreranno il battito di un cuore diventato freddo"
Bob Dylan, 1988
mercoledì 25 giugno 2008
A quando la resa dei conti nel Pd?
Con il compagno Tonino fino alla dittatura del proletariato
Se continua questa tendenza, di qui a pochi anni il punto di riferimento parlamentare per la sinistra sarà probabilmente Storace...
martedì 24 giugno 2008
Europei di calcio: Spagna - Italia 0-0 (4-2)
domenica 22 giugno 2008
sabato 21 giugno 2008
In piazza per la rivoluzione
In prima fila, alle sfilate di questo autunno romano, c'erano, come promesso, tutte le componenti del Partito Democratico: I Comitati per gli Espropri Proletari di Massimo Calearo e Matteo Colaninno, i Giovani Rivoluzionari di Marianna Madia e anche le Milizie del Popolo del Generale Del Vecchio.
Tutti insieme, questi fieri oppositori del potere costituito sono scesi in Piazza per presentare al governo le proprie richieste per un paese più equo: adeguamento al costo della vita delle pensioni superiori a 100.000 euro annui; detassazione della prima barca; copertura totale della sanità pubblica per gli interventi di chirurgia estetica; ma soprattutto prezzo politico per ostriche e champagne.
Il mese prossimo si replica con una nuova imponente manifestazione a Porto Cervo. Fra gli ospiti si annuncia anche un 'rosso' d'eccezione: il Gabibbo.
giovedì 19 giugno 2008
Europei di calcio: Germania 3 - Portogallo 2
mercoledì 18 giugno 2008
Benvenuto al nuovo opinionista!
Da oggi il nostro sito ha un nuovo prestigioso opinionista. Si tratta del celebre Sir Charles Preston. Sir Charles, nonostante la sua non più giovane età, è un vero anticonformista. Eletto democratico dell'anno nel 2007, è stato negli anni sessanta-settanta un noto ed eclettico esponente della beat generation argentina. Sir Charles è anche un autentico sportivo, uno che si tiene in forma con il suo pensiero vivace e con l'azione. Ama l'impegno, ma non disdegna l'evasione. E non mancherà di farci sapere la sua sulle questioni più spinose della politica, della cultura, e degli europei di calcio. Ma non toccategli la sua Germania: diventa un incontrollabile tifoso e perde il suo invidiabile aplomb. Sir Charles è un uomo di molteplici interessi, con una vera passione per la cultura ebraica. Sir Charles inoltre è un inguaribile ottimista: 33 per 10 per lui fa sempre 335. Benvenuto dunque a Sir Charles.
Tempestività
Successivamente, il Principale Esponente si è congratulato con il glorioso esercito romano per la vittoria nella Seconda Guerra Punica.
martedì 17 giugno 2008
Via da Omelas
Il processo che alcuni magistrati di estrema sinistra hanno intentato contro di me.
Il magistrato Gandus ha dimostrato grave inimicizia nei nostri confronti.
Erode danzerò per te la danza dei sette veli ma voglio la testa del Battista su questo vassoio.
lunedì 16 giugno 2008
Schiacciante vittoria elettorale
Pugno di ferro in guanti di gomma
Anche al PSE il Principale Esponente non le manda a dire, chiarendo una volta per tutte che "Il gruppo del Pd siederà tutto insieme laddove si creeranno le condizioni per essere seduto". Ovvero: aggiungi un posto a tavola che c'è un amico in più.
E, cosa più importante di tutte: l'acqua per lavare i piatti la vuole calda, altrimenti non se ne fa niente.
L'errore di Biolco Friaresi.
La scalata sociale di B. era stata inarrestabile. Aveva intuito un giorno, al termine di una corsa di Formula X, nei box del circuito di Salamescio, guardando gli occhi scintillanti di invidia un sessantottino di destra diventato ministro, che il potere non era più quello del Divo, arcano e inarrivabile: misterioso nelle sue alchimie, pronto anche al male per tutelare un presunto bene. E terribile e vendicativo come un dio se stuzzicato nei suoi punti sensibili. Il potere era diventato qualcosa di elementare. I giovani figli del sessantotto erano avidi di fica, di soldi, di divertimento. Il potere era solo un modo per ottenere queste cose, da quando in loro il sacro fuoco per la politica si era definitivamente spento, o attenuato. E lui così aveva costruito il suo successo, regalando divertimento, coca, e donne facili alle nuove leve discinte del potere politico. La sua familiarità con loro era diventata talmente spinta che era diventato lui stesso uno di loro, e a volte più influente di loro stessi. Lui aveva il potere di redimere una puttana di stato, solo sposandola. E lei in cambio sarebbe stata una moglie silenziosa, complice e ubbidiente. Lui aveva il potere di combinare storie, di ospitare gente che mentre ballava ubriaca persa prendeva decisioni importanti su questo o su quello: potevano decidere persino di tornare al nucleare, o di entrare in guerra in medio oriente, mentre contemplavano sghignazzando una zoccola televisiva, poi diventata deputato, tuffarsi semisvestita in piscina con la bottiglia dello champagne in mano, il naso impolverato e i cubetti di ghiaccio fra le tette. Si incontravano nel suo locale smargiasso presunti nemici che non avrebbero pututo incontrarsi altrove. Si annusavano avvinazzati e accaldati - nessuno resisteva dopo un po' - e magari finivano anche con lo stringere alleanze impensabili. Così si accrebbe negli anni la sua fama che perfino il potere spirituale non mancò di omaggiare il suo chiacchierato matrimonio. Ma un giorno B. si spinse troppo in là. Era pur sempre uno zotico di successo, un provinciale ignorante e grossolano, uno che in un paese normale avrebbe dovuto sudare per campare, chissà magari guidare un trattore sotto il sole cocente per guadagnarsi la giornata. Il solito italiano guascone convinto di sapere tutto... e che invece non sapeva niente, o non abbastanza. Il vero potere non era nelle mani di quei presunti potenti discinti, senza dignità e strafatti dalla mattina alla sera, col naso e il cervello consumati dalla coca. Il vero potere aveva lasciato a questi tristi commedianti la rappresentazione del potere, e si era spostato in zone più eteree e tranquille. Il vero potere era sempre lo stesso: lontano e misterioso. Perché il vero uomo di potere è sempre un asceta che vive per il potere, e non un puttaniere. Che errore era stato scordarsi di questo! Ma questa sacra/blasfema rappresentazione era stata per l'appunto utile a farlo scordare a tutto il popolo della repubblica "fondata sul lavoro". Solo, il vero potere non siedeva più tra i banchi parlamentari, si era fatto più sofisticato e inafferrabile che mai. Aveva lasciato lì tra i banchi, qualche annoiato delegato che aveva certo di meglio da fare, a spiegare alla ciurmaglia discinta come doveva votare, casomai si dovesse tenere sotto controllo qualche provvedimento importante. Del resto finché stai in parlamento, devi rendere conto a qualcuno, tempo che perdi, decisioni che vengono limitate dalle pretese della "sovranità popolare". Il potere si era trasferito in levigati ed algidi grattacieli. In database pieni di nomi e di numeri. Capitali che si spostano con un clic. Finanzieri in grado di mettere in ginocchio un paese, o di farlo uscire da un circuito monetario, alzando la cornetta del telefono e dettando alla segretaria poche operazioni incomprensibili ai più. Senza il bisogno di consultarsi con nessuno e poi andando tranquilli a portare a passeggio il cane. Intrecci misteriosi ad altissimo livello. Il vero potere non aveva affato perso il suo fascino ieratico, si era solo trasferito in cieli più alti e tranquilli. Un giorno B. si trovò a spingersi troppo in là, e confuse il vero potere con la sua patetica rappresentazione. Pretese e ostentò strafottente familiarità con gente che non la gradiva affatto e che non intendeva ricambiare il piacere. Quel giorno commise, per la prima volta nella sua vita, un errore. (1 - continua)
sabato 14 giugno 2008
Vignaioli burloni
giovedì 12 giugno 2008
Grande concorso: trova una canzone di battaglia per il temibile governo ombra!
Noi duri / dai volti scuri scuri / proiettiamo lunghe ombre sui muri / noi duri [papparà! NdR]
(Fred Buscaglione)
Noi siamo i pirati / di Capitan Uncino / ed impariamo a scuola / a far la faccia dura / per fare più paura
(Edoardo Bennato)
Onda su onda / il mare ci porterà / alla deriva / in balia di una sorte bizzarra e cattiva
(Paolo Conte)
Con le pinne / il fucile / e gli occhiali! [Per un governo ombra balneare, NdR]
(Edoardo Vianello)
mercoledì 11 giugno 2008
Che bello! Torniamo ai tempi eroici...
lunedì 9 giugno 2008
Tu mi piaci, Brunetta!
No, non Brunella, la mia vicina di casa carina di una volta... Brunetta! Ma che hai capito! Brunetta! Quello corto! Quello con quel risolino da capo-clown del circo di Buffalo Bill, mica da circo europeo, molto più raffinato. Averlo saputo in tempo, quando ero piccino, che se fossi un nano iracondo e vanesio sarei già quasi ministro... sarei rimasto piccolo! Saperle prima le cose! Quante balle che raccontano i genitori, quante preoccupazioni inutili! Sarà abbastanza sviluppato il nostro pupo? E con le donne andrà bene? Ma che importa! Brunetta piace nei sondaggi, molto più di Brunella di una volta, che pure aveva un certo successo nel circondario, piace perché ridacchia in quel modo probabilmente, all'italiano medio che sì, guardandolo si sente allegro, cornuto e contento.
domenica 8 giugno 2008
Pensieri e parole
Una buona ipotesi è che sia terrorizzato dalla possibilità di un nuovo Presidente USA che gli porga il proverbiale ramoscello d'ulivo. Senza la tensione internazionale che cosa gli resterebbe da usare sul fronte interno per le prossime elezioni, dato che già non se la passa bene? E che c'è di meglio che buttare lì frasi equivoche su Israele, proprio nel momento in cui tutti i candidati alle elezioni USA passano dalla lobby ebraica a porgere omaggio?
P.S.: E poi, parliamo del problema del cibo? Era per quello che si faceva la conferenza, non per spettegolare su dichiarazioni travisate!
"Cancellare Israele dalla carta geografica"?
Eroi e pupattoli
Tommie Smith è a Roma. 40 anni fa la sua protesta durante la cerimonia di premiazione alle Olimpiadi di Città del Messico (con il pugno alzato guantato di nero, insieme al compagno John Carlos) segnò uno dei punti più alti della lotta per i diritti civili, e segnò anche per sempre la vita dei suoi protagonisti, che l'America non 'perdonò' mai.
Qualcuno dei pupattoli attuali avrà il coraggio di fare la stessa cosa nella Pechino della repressione?
sabato 7 giugno 2008
Cose turche
P.S.: Quando verra' eliminato il bando all'uso dei cervelli per gli studenti nelle universita' italiane?
Omini e vignaioli
P.S.: insieme all'Omino e al Vignaiolo c'era anche il Burattinaio, e sembrava molto compiaciuto dei suoi pupilli...